Un progetto quasi surreale e di estremo fascino, che sembrava destinato a rimanere solo un realistico render.
Invece, nel 2017, gli architetti di Snøhetta hanno annunciato il completamento di “Under” il primo ristorante sott’acqua in Europa ed inaugurato lo scorso marzo.
Situato a Lindesnes, sulla costa meridionale norvegese, in un importante punto di confluenza tra le correnti oceaniche, Under comprende tre progetti in un’unica struttura architettonica: si tratta di un’innovazione gastronomica, di un centro di ricerca sulla fauna selvatica marina e di un esperimento che combina la domanda funzionale e ambientale.
La scelta di quest’area è stata fatta proprio per l’abbondante biodiversità marina e per gli improvvisi cambiamenti delle condizioni del mare: da calmo a tempestoso in vari momenti di una singola giornata.
Destinato ad integrarsi pienamente nell’ambiente marino, questo ristorante è stato progettato per essere il più semplice possibile. La forma è quella di un tubo di cemento monolitico che si estende per 34 metri, la cui ruvidezza funge da barriera corallina artificiale adatta ad ospitare ostriche e alghe. Le pareti verticali sono leggermente curve e spesse mezzo metro, al fine di ottimizzare la resistenza alla forza delle onde e alla pressione dell’acqua.
Per accedere al ristorante si passa attraverso un’entrata in legno di rovere non trattato, che cambierà colore nel tempo fino a raggiungere una sfumatura di grigio simile a quella del cemento. Il legno di rovere continua anche all’interno, ricreando un ambiente caldo e prevenendo sensazioni claustrofobiche.
Under si sviluppa su tre livelli: si parte dall’atrio e dal guardaroba che introducono gli ospiti verso dei ricchi interni in puro stile scandinavo e che raccontano la metafora di un viaggio dalla terra al mare. I pannelli del soffitto fanno riferimento ai colori del tramonto sull’oceano.
Nel secondo livello si trova lo champagne bar che segna la linea tra la battigia e l’oceano. Questo passaggio viene evidenziato da una stretta vetrata verticale in acrilico che mostra il livello del mare.
In fine, si arriva alla sala ristorante in grado di ospitare 40 persone e che, grazie ad una vetrata di 11×4 metri, regala un panorama del fondale marino che cambia in base alle stagioni.
La luce naturale penetra nell’acqua e arriva negli interni del ristorante ricreando un meraviglioso effetto di luce e ombra. Dopo il tramonto, la luce artificiale illumina il fondale attraendo i pesci verso la vetrata.
Lo scopo del ristorante è quello di creare un’esperienza culinaria basata sull’alta qualità e sulla freschezza degli ingredienti prodotti a livello locale e in regola con le norme sull’ecosostenibilitàper la fauna selvatica.
Nicolai Ellitsgaard, acclamato chef danese, propone un menù all’altezza del luogo e guida un teaminternazionale di 16 persone tutte con esperienze in ristoranti stellati Michelin.
Images Courtesy by Snøhetta
Photographers: Ivar Kvaal, Inger Marie Grini / Bo Bedre Norge, André Martinsen