La porta dell’ascensore si apre: esce Arlo con in mano un pezzo di qualcosa che sembra una panca. Lo porta vicino ad un mucchio di altri pezzi simili: si è fatto un viaggio in ascensore per ognuno di questi blocchi, e saranno una ventina. Sbuffa, il suo collega Daan sbuffa, poi scoppiano in una risata.
“Non me l’aspettavo così questo lavoro!”
“Se non altro questo era l’ultimo viaggio. Adesso inizia il bello!”
“Come ci hanno convinti?”

Arlo e Daan stanno sedendo in uno studio. All’altro lato della scrivania c’è una persona che sta mostrando loro dei rendering di una serie di panchine e tavoli all’interno di un open space.
“Questo è l’effetto che vogliamo ottenere: devono sembrare delle pietre naturali. E intendiamo utilizzare il Microtopping.”
“Non potevamo chiedere di meglio.”
“Sarà impegnativo.”
“Non ci spaventa: abbiamo rivestito col Microtopping un vecchio bus e l’abbiamo trasformato in un cocktail bar.”
“Non intendevo in questo senso.”

Ancora loro due, questa volta in un magazzino: stanno disassemblando panche e tavoli in pezzi più piccoli per poterli caricare sul camion che li porterà in cantiere.
“Ecco cosa intendeva quando diceva impegnativo!”
“Speriamo di aver preso bene le dimensioni dell’ascensore.”
“Non giocherò più a tetris per il resto della mia vita!”

Nella grande stanza illuminata dalle vetrate gli scheletri dei pezzi di arredamento hanno preso forma. Vicino a loro i due stanno mescolando polveri e liquidi per dare il via all’applicazione del Microtopping.
“Dopo l’ultimo viaggio in ascensore pensavo di aver fatto la parte più difficile.”
“Sei nervoso?”
“Un po’.”
“Sei eccitato?”
“Sì!”
“Se mescoli le due cose nelle giuste proporzioni il risultato sarà esplosivo!”

Nella grande stanza illuminata dalle vetrate i lavori procedono. Un pezzo è già stato completato. I due sono inginocchiati e assorti nel lavoro: con una spatola distribuiscono il materiale sulla superficie. Accanto a loro per terra ci sono altri rulli e strumenti che li aiuteranno nel passo successivo: dare al Microtopping l’aspetto della pietra naturale. Quasi in contemporanea si alzano per distendere la schiena dolorante e si soffermano a guardare la panca appena terminata.
“Quando me la sono immaginata era esattamente così!”
“Quindi tutto sommato l’ascensore è stato veramente la parte più difficile!”
“Direi di sì: d’ora in poi per me solamente scale!”
I due ridono di gusto.
“Aspetta fino a quando tornerai a casa e i tuoi figli ti chiederanno di giocare a tetris!”